Zermatt 2012
Creato da ferdinax il 11 settembre 2012
Grazie ad un improvviso cambio di programma (ma davvero “grazie”!!), dovuto alla mancanza di quantita’ di neve allo Stelvio, localita’ inizialmente destinata alle categorie baby e cuccioli, le squadre agonistiche si sono opportunamente ritrovate tutte unite nella meraviglia dell’organizzazione sciistica Svizzera.
L’ ineguagliabile bellezza del paesaggio che caratterizza Zermatt, meta prescelta, circondata da montagne di un verde intenso ed intrisa di un silenzio che accompagna dagli impianti fino a raggiungere le pendici innevate del ghiacciaio – spesso avvolte da una coltre di nubi che, se fortunati, resta piu’ in basso delle vette – lascia a fiato sospeso per la suggestione dello spettacolo che si propone agli occhi, dando la sensazione di toccare la punta del cielo con un dito sia per l’emozione, che per la fatica necessaria a raggiungere questo “Paradiso” sciistico, sovrastato da un monte Cervino che imponente delimita il confine con la “Patria”.
I nostri giovani atleti hanno qui avuto la possibilita’ di misurarsi nello svolgimento delle discipline propostegli dagli allenatori su piste dedicate, ora tracciate in percorsi di slalom gigante, ora speciale o per i piu’ grandi, di super g. Ora in campo libero godendo di una sensazione avvolgente attraverso una varieta’ di pendenze che stimolano alla concentrazione grazie a differenti elaborazioni delle difficolta’ da affrontare e risolvere, mettendo in pratica le tecniche apprese.
Strategica, come al solito, la posizione dell’hotel che offriva ai nostri instancabili atleti la possibilita’ di raggiungere la prima ovovia al mattino, in maniera piuttosto agevole, e al loro al rientro attraverso una piccola passeggiata tra i prati che li riconduceva poi, direttamente alla nostra skiroom per riporre gli “strumenti delle fatiche”.
Il pomeriggio gli spazi incontaminati e l’aria pura consentivano di dar sfogo alla fantasia attraverso innumerevoli espedienti tecnici per la preparazione atletica dei ragazzi.
Alla sera dopo cena, ci si riuniva tutti tra i prati a rincorrersi, a giocare a nascondino fino all’imbrunire, annullando qualsiasi distanza di eta’ e di categoria, avvolgendo i ragazzi in un unico e meritato obiettivo dopo una faticosa giornata di allenamento: lo spensierato gioco.
Flavia Palombo